Scrittore belga di lingua francese. Fu tra i fondatori del Partito comunista del
Belgio (1920), all'interno del quale condusse un'attiva militanza politica. Nel
1928, in seguito alla sua adesione alla Terza Internazionale trotzkista, fu
espulso dal partito. Si convertì in seguito alla religione cattolica.
Esordì in ambito letterario con la raccolta poetica ispirata a E.
Verhaeren
Il fanciullo che fu deluso (1913), cui seguirono altre opere
poetiche, tra cui
La guerra degli uomini (1920),
Storia santa
(1931),
Diluvio (1935),
Bruciare vivo (1947). Scrisse inoltre
romanzi (tra cui
Sposarsi, 1936;
Delitti, 1939-41;
La bellezza
delle brutte, 1951), dedicati al mondo borghese, e i racconti
Passaporti
falsi. Ricordi di un agitatore (1937), con i quali ottenne il premio
Goncourt (Ghlin, Hainaut 1896 - Bruxelles 1952).